Viaggio alle sorgenti del Gange, giugno 2014

3 – 17 giugno 2014

Prima tappa e porto di sbarco di questo viaggio è la caotica capitale Delhi, dal tumulto delle cui trafficate vie troveremo sollievo visitando i più importanti luoghi sacri delle maggiori religioni del Subcontinente. Visiteremo il tempio sikh (“Gurudwara”) di Bangla Sahib, dove la numerosa comunità punjabi svolge la propria attività devozionale; la Dargah di Nizamuddin Auliya, santuario dei mistici sufi nel cuore del quartiere islamico di Nizamuddin; la più grande moschea dell’India (Jama Masjid), con i suoi imponenti minareti dai quali è possibile ammirare le maestose mura del Forte Rosso e la sconfinata distesa di edifici, che si estende a perdita d’occhio in ogni direzione. Visiteremo poi alcuni templi hindu per eseguire la puja (l’offerta rituale) e renderci così favorevoli gli dei prima di intraprendere la via delle montagne, percorrendo a ritroso fino alle sue sorgenti la via che il fiume Gange compie verso il mare.

Da Delhi ci sposteremo in treno, con un viaggio diurno di poche ore, verso la città sacra di Haridwar , situata alle pendici dell’Himalaya, dove il fiume Gange interrompe la sua corsa montana per fare ingresso nella piana gangetica. Da qui i devoti hindu intraprendono il cammino del Chota Chaar Dham (“Il piccolo [pellegrinaggio delle] quattro dimore [sacre]”), che li porta fino alle sorgenti dei fiumi Gange e Yamuna, attraverso una moltitudine di templi e luoghi santificati dalla presenza o dall’azione divina, lungo un percorso di struggente bellezza naturale, fonti di acqua calda, sperdute capanne di eremiti, luoghi di meditazione e piccoli villaggi agricoli che vivono secondo il ritmo delle stagioni, fedeli a tradizioni millenarie.

Ad Haridwar assisteremo alle cerimonie di preghiera ed offerta alla madre Gange, che hanno luogo all’alba ed al tramonto sulle rive del fiume, dalle scalinate che vi scendono, consentendo ai fedeli di compiere l’abluzione rituale nelle sacre acque. Visiteremo poi templi dedicati agli dei Vishnu, Shiva, alla divinità femminile ed il tempio dedicato a Bharat Ma (la Madre India).

Da Haridwar ci muoveremo, a bordo di auto private, verso Rishikesh, località collinare che inaugura l’ascesa alle vette e dove il Gange già gonfio e dunque impetuoso attraversa, dividendola in due, questa tranquilla cittadina, ospitante innumerevoli ashram, luoghi di meditazione e raccoglimento dove i pellegrini sostano prima di riprendere o intraprendere il viaggio.

La tappa successiva è Barkot, dove arriveremo dopo circa sette ore di viaggio, interrotte dalla tappa intermedia alla stazione climatica di Mussoorie. Qui gli inglesi usavano trascorrere i mesi torridi precedenti l’arrivo del monsone. A Mussoorie visiteremo un centro ospitante una piccola comunità buddista.
Da Barkot ci dirigeremo poi verso Yamunotri, sorgente del fiume Yamuna, situata a circa 3200 metri d’altitudine. Per giungere al tempio di Yamunotri sarà necessario parcheggiare i mezzi e compiere un cammino di circa 6 km. Giunti a destinazione, prima di recarci al cospetto della divinità, chi lo vorrà avrà modo di immergersi e rilassarsi nelle vasche di acqua calda, le cui acque termali sgorgano proprio nei paraggi del tempio. Nutriti spirito e corpo si tornerà ai mezzi e con essi a Barkot, dove godremo il meritato riposo prima del sorgere del nuovo sole.

I luoghi sacri (tirtha) dell’India sono tanti quanti gli astri del firmamento, tanto ricco e sterminato è il patrimonio di miti che forma l’immaginario hindu. Ad aumentare ulteriormente il numero di tirtha, è la consuetudine di replicare questi ultimi in luoghi diversi del Subcontinente. L’occasione di comprendere meglio questo peculiare concetto l’avremo visitando il villaggio di Uttarkashi, che in hindi significa “la Kashi del nord” ovvero “la Benares delle montagne”, dove visiteremo il Kashi Vishwanath Mandir.
Il giorno successivo ci recheremo a Gangotri, le sorgenti del Gange, per ritornare poi in serata a pernottare ad Uttarkashi.
A Rudraprayag, prossima tappa del viaggio, s’incontrano il fiume Alaknanda e il fiume Mandakini. Da Rudraprayag si proseguirà poi il giorno successivo verso l’ultima tappa di questo pellegrinaggio montano, Badrinath.

Compiuto l’atto meritorio di questo lungo e tortuoso pellegrinaggio, ci concederemo di riposare il corpo presso la tranquilla località montana di Auli, prima di ridiscendere gradualmente verso valle, ancora una volta all’inciviltà della civiltà, al suono dei clacson di Delhi, prima di salutare l’India, con il Gange dentro il cuore.